CHI SONO GLI UFE (Utenti e Familiari Esperti)

U.F.E.

Gli Utenti e Familiari Esperti sono tutti quegli utenti e quei familiari che, attraverso un percorso di consapevolezza, raggiungono la capacità di poter offrire il proprio sapere esperienziale ad altri utenti e altri familiari all’interno dei servizi. Il loro supporto integra l’intervento di operatori.

Si tratta di utenti e familiari che, per loro storia personale, hanno acquisito un sapere esperienziale che li rende particolarmente abili nei contesti di salute mentale e che li mette in condizione di fornire, in modo strutturato e continuativo, alcune prestazioni in diverse aree di attività del Servizio.

Essi inoltre hanno recuperato un ruolo attivo nei percorsi riabilitativi propri (utenti) e dei loro familiari (familiari) attraverso consapevolezze acquisite grazie a percorsi personali e/o di gruppo quali l’esperienza del Gruppo di Auto Mutuo Aiuto gestito da Ver.Bene e la partecipazione al gruppo Multifamiliare.

u.f.e. associazione verbene

PROGETTO

“SPORTELLO ACCOGLIENZA FAMIGLIE UTENTI PSICHIATRICI”

da parte dei volontari di Ver.Bene, promotrice dell’iniziativa

PREMESSA

Il sapere esperienziale dei familiari e degli utenti unendosi al sapere professionale degli operatori porta ad una crescita del sapere di entrambi e alla nascita di un nuovo modus operandi.

OBIETTIVO:

Costituire uno “SPORTELLO” sperimentale di accoglienza per familiari di Utenti all’interno del CSM pilota di Ceccano, gestito dai Volontari della Associazione Ver.Bene.

FINALITA’ DELLO SPORTELLO DI ACCOGLIENZA

  • Accoglienza attraverso la disponibilità dei familiari UFE ad ascoltare “empaticamente” e “solidarmente” l’esperienza che altri familiari di utenti in cura presso il CSM stanno vivendo in quel momento;
  • Sostegno ad altri familiari attraverso l’utilizzo consapevole del proprio sapere esperienziale;
  • Promozione della partecipazione responsabile dei familiari alla malattia mentale dei loro congiunti creando un’alleanza terapeutica con gli operatori sanitari;
  • Sollecitazione a pratiche di partecipazione e cittadinanza attiva attraverso le esperienze associative.

MODALITA’ ATTUATIVE

I volontari che opereranno nello sportello saranno:

  • familiari ed utenti della salute mentale formati,
  • familiari ed utenti che attueranno la formazione tramite un congruo periodo di affiancamento.

Si intende operare per tre mesi con turni settimanali di n°6 ore complessive in cui gli UFE saranno presenti in coppia con una eventuale terza unità in affiancamento.
All’organizzazione pratica e alla referenza del lavoro del gruppo sarà delegato dal direttivo il socio Mario Catania.

VERIFICHE IN ITINERE DELL’ATTIVITÀ DELLO SPORTELLO

Al termine di ogni turno, i volontari coinvolti procederanno alla registrazione, in una sorta di diario di bordo, dei dati qualitativi emersi (caratteristiche, qualità, modalità, criticità e tipo di intervento, gradimento e/o suggerimenti da parte dell’utenza, ecc.);
raccoglieranno inoltre, attraverso la compilazione di una snella modulistica, i dati generali dell’utenza che si rivolgerà al servizio dello sportello (sesso, età, relazione di parentela ed eventualmente il nome – volontariamente e con liberatoria – per permettere ulteriori contatti con l’associazione).
I diari di bordo e l’analisi dei moduli saranno il punto di partenza per il dibattito previsto, in seduta congiunta, al termine di ciascun ciclo di turni: il confronto che ne scaturirà servirà alla costruzione ed al consolidamento di strategie condivise ed efficaci e ad un rafforzamento più rapido delle competenze maturate sul campo.

SUPERVISIONE

Per una gestione il più possibile equilibrata, serena ed adeguata delle tensioni e dei carichi emotivi a cui saranno sottoposti i volontari dello sportello, una particolare attenzione va posta alla possibilità di rielaborazione dei propri vissuti in modo da poter controllare la propria ansia e mantenere una adeguata distanza emotiva e criticità rispetto ai contenuti presentati dall’Altro.

A tal fine saranno predisposti, al termine di ciascun ciclo di turni, incontri di “supervisione” con le dottoresse Monica Baron e Patrizia Monti.

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